Nel restauro dei dipinti su tela una delle operazioni più complesse e rischiose, è la foderatura.
Per foderatura si intende l’incollaggio, sul retro della tela originale, di una nuova tela con il fine di ridare forza e consistenza ad un dipinto degradato dal tempo o dall’incuria.
Essendo un’operazione traumatica per il dipinto, la foderatura va presa in considerazione solo se realmente necessaria e dopo aver valutato tutte le possibili tecniche alternative applicabili al recupero dell’opera.

I metodi più utilizzati per la foderatura sono sostanzialmente due:
- Foderatura tradizionale a colla di pasta;
- Foderatura a caldo con resine tipo Beva 371;
la scelta della metodologia più adatta per il recupero di un dipinto è spesso controversa tra i tecnici e dipende da molti fattori, epoca, tipo di tela originale, tipo di mestica e tecnica pittorica.


La foderatura
Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di lavorare presso laboratori specializzati nella foderatura dei dipinti antichi, ma soprattutto moderni e contemporanei, acquisendo un’esperienza più che ventennale.
Ricordo con piacere alcuni dei lavori più interessanti nei quali sono stato chiamato per eseguire le operazioni di foderatura. Nello studio romano del Prof. Elio Fiorini, ho appreso la tecnica e il mestiere di foderatore collaborando con lui per circa 8 anni. Tra la moltitudine di dipinti foderati nel suo studio ricordo opere di Jean Frans Van Bloemen, Andrea Locatelli, Paolo Anesi e tra i moderni Giacomo Balla, De Chirico, Mario Schifano, Mino Maccari e molti altri.

Mario Schifano

Durante il restauro di un dipinto di Giacomo Balla
Ho collaborato, con il Prof. Livio Iacuitti, al restauro dei dipinti della collezione di Palazzo Chigi ad Ariccia, foderando i dipinti raffiguranti le quattro stagioni eseguite da Mario de’ Fiori in collaborazione con Carlo Maratti, Bernardino Mei, Giacinto Brandi, Filippo Lauri e il dipinto che ritrae Mario de’ Fiori mentre dipinge i fiori realizzato in collaborazione con Giovanni Maria Morandi; seconda metà del XVII secolo.
Sempre con Iacuitti le 18 tele raffiguranti i Fasti Farnesiani dipinti da Giovanni Evangelista Draghi, che si trovano nel salone della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Gianfranco Malorgio




Dipinti di: Mario De’ Fiori, Carlo Maratti, Bernardino Mei, Giacinto Brandi, Filippo Lauri

Giovanni Battista Gaulli detto Il Baciccio
Una splendida esperienza
Concludo con l’esperienza più importante della mia carriera che rimane, senza dubbio, il restauro della Collezione Ingrao, lavoro che mi fu affidato dal Comune di Cagliari nel 2000.
Un’esperienza di restauro di circa 200 dipinti su tela, carta e cartone. Tra gli autori più conosciuti: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Giorgio Morandi, Fortunato De Pero, Filippo De Pisis, Tullio Crali, Felice Casorati, Antonio Donghi, Giuseppe Cominetti, Mario Sironi, Mario Mafai, Mino Maccari e molti altri.
Umberto Boccioni

Fortunato Depero

Filippo de Pisis