Il salone del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali è la prima e più importante manifestazione a livello internazionale che si occupa della conservazione, tecnologie e valorizzazione dei Beni Culturali.
Da molti anni è un punto di riferimento e di contatto tra addetti ai lavori, ricercatori, con un folto programma di convegni, seminari e workshop.
La Dott.sa Lucia Siddi, Storico dell’Arte della Soprintendenza di Cagliari, scelse uno dei miei lavori da presentare al convegno sul restauro che si tenne nel 2008.
“Il recente smontaggio dell’imponente altare marmoreo di Sant’Isidoro, collocato nella testata del transetto destro della Cattedrale di Cagliari e risalente al 1683, ha portato alla riscoperta di un interessante brano di pittura, purtroppo molto lacunosa, nascosto alla vista ormai da oltre trecento anni. L’affresco copriva, in origine, una superficie di oltre tre metri per due e venti di altezza; nella parte inferiore doveva essere

raffigurata, a tutta immagine, una serie di Santi, entro nicchie centinate, tra i quali è possibile riconoscere solo San Sebastiano mentre superiormente sono ancora riconoscibili otto dei numerosi martiri crocifissi che si stagliano su uno sfondo di paesaggio. L’episodio raffigurato potrebbe essere identificato con quello dei Santi gesuiti e francescani uccisi in Giappone nel 1597 e beatificati dal papa Urbano VIII il 14 settembre del 1627, data post quem per la datazione
dell’opera. La necessità di rimontare l’altare marmoreo, con il conseguente occultamento dell’affresco, ha reso indispensabile procedere al suo stacco dalla parete originaria collocandolo nell’adiacente aula dei Beneficiati. Prima di procedere al restauro dell’opera è stato effettuato un accurato controllo del supporto murario e della cromia ancora esistente, constatando le precarie condizioni dell’intonaco formato da un unico sottile strato a base di calce e inerte calcareo e disteso direttamente sulla superficie muraria, senza la presenza dell’ arriccio.
Il dipinto era in gran parte ricoperto da uno spesso strato grossolano di scialbo, mentre alcune parti mostravano tracce di solfatazione.” Lucia Siddi
L’intervento di stacco e restauro dell’affresco, ricordo, fu molto complesso, proprio a causa del sottile strato d’intonaco presente come supporto.
Dopo lo stacco il dipinto è stato collocato su un pannello di Aerolam e successivamente restaurato. Oggi l’affresco si può ammirare nell’aula dei Beneficiati della Cattedrale di Cagliari.
Gianfranco Malorgio