Jannis Kounellis – Senza titolo – Ph: Giorgio Marturana
Beni Culturali, sanificazione da Covid-19
Il MiBACT ha pubblicato lo scorso 7 maggio il documento, redatto dall’Istituto Centrale per il Restauro, che detta le linee guida da utilizzare in previsione della sanificazione di ambienti che ospitano Beni Culturali.
Gianfranco Malorgio
Alcune indicazioni estrapolate dal documento
“Nel ricordare che le procedure di sanificazione sono rivolte esclusivamente ad oggetti, superfici, porzioni di edifici, di uso comune e/o di passaggio e che per nessuna ragione le stesse procedure devono essere utilizzate per sanificare beni di interesse culturale, questo Istituto raccomanda, laddove possibile, di concertare le misure e la frequenza delle operazioni di sanificazione con i restauratori interni o afferenti in qualche modo alle strutture stesse. Si raccomanda inoltre che ogni Istituto o luogo della cultura richieda e conservi le schede tecniche e di sicurezza dei prodotti impiegati per le procedure di pulizia e sanificazione”.
Galleria Comunale d’Arte Moderna – Cagliari
Pulizia e sanificazione
- Non è necessario eseguire una sanificazione alla riapertura degli istituti e luoghi della cultura, salvo disposizioni differenti delle autorità competenti, in considerazione della spontanea inattivazione del virus dopo 9 giorni oltremodo se durante il periodo di sospensione dell’attività è stata eseguita regolare pulizia di spazi e ambienti comuni e/o di passaggio.
- Non è necessario procedere alla sanificazione con prodotti chimici disinfettanti di cortili, portici, chiostri, strade, siti archeologici e superfici esterne calpestabili in ragione della scarsa probabilità di contagio e della sensibilità dei Coronavirus alla radiazione UV.
- Pulire giornalmente gli ambienti di uso comune e/o di passaggio e gli oggetti, ivi inclusi maniglie, corrimano, tavoli, interruttori della luce, inginocchiatoi, panche, confessionali, tablet e audioguide individuali, ecc.., utilizzando acqua e detergente neutro evitando di produrre schizzi e spruzzi.
- Sanificare periodicamente gli ambienti di uso comune e/o di passaggio e gli oggetti, ivi inclusi maniglie, corrimano, vetrine, tablet, audioguide individuali, ecc. utilizzando carta o panni in microfibra inumiditi con soluzioni di alcol etilico al 70% circa in acqua (400 ml di alcol etilico denaturato al 90 gradi diluiti in 100 ml di acqua), evitando di produrre schizzi e spruzzi. Si raccomanda di effettuare la sanificazione dopo la regolare pulizia con acqua e detergente neutro.
- Per la sanificazione di superfici dure in materiali sensibili all’alcol, quali il plexiglas, o le finiture superficiali di arredi lignei (vernici o lacche), potranno essere impiegati prodotti “disinfettanti” a base di ammoni quaternari senza profumazione comunemente denominati Presidi Medico Chirurgici (PMC) avendo cura di leggere l’etichetta, indossare tutti i DPI previsti, rispettare tempi di contatto. A tale scopo sono utilizzabili PMC commerciali a base di ammoni quaternari e quantitativi di alcoli inferiore al 20%.
Museo Siamese Stefano Cardu – Cagliari
- Per le superfici morbide di uso comune (tappeti, moquette, divani ecc..) procedere a regolare aspirazione e utilizzare rivestimenti monouso o rivestimenti lavabili con acqua e sapone neutro o elettrodomestici a vapore. Nel caso fosse necessario procedere in tal senso, queste operazioni dovranno essere condotte in ambienti separati e mai in prossimità di beni di interesse culturale.
- Valutare la possibilità per alcune superfici morbide di interesse culturale, che arredano e decorano chiese, musei, dimore e ville storiche aperte al pubblico, di prevedere l’utilizzo di rivestimenti di protezione delle polveri (Tyvek e TNT) e piani di manutenzione ordinaria a cura di restauratori abilitati.
- Qualora le operazioni di sanificazione vengano eseguite in prossimità (distanza < 1 metro) di opere d’arte, arredi storici e beni di qualsiasi natura di interesse culturale, questi devono essere opportunamente protetti con teli di polietilene o spostati in ambiente idoneo per tutta la durata delle operazioni, da restauratori e/o da personale interno adeguatamente formato. Qualora non fosse possibile, si dovrà valutare una supervisione o una consulenza di restauratori abilitati.
- Adottare misure in grado di garantire un buon ricambio d’aria tenendo in considerazione le esigenze conservative specifiche dei materiali costitutivi delle opere d’arte, avendo cura di rispettare i parametri termoigrometrici contenuti nell’atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, D. Lgs. n.112/98 art. 150 comma 6, Ambito VI, sottoambito 1, parametri ambientali.
- nell’atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei, D. Lgs. n.112/98 art. 150 comma 6, Ambito VI, sottoambito 1, parametri ambientali.